Hai sentito parlare degli impianti dentali ma non sai bene cosa siano o come vengano applicati? Sei nel posto giusto. In questo articolo ti guiderò passo passo attraverso il mondo dell’implantologia, spiegandoti in modo semplice e approfondito come si effettua un impianto dentale, da cosa aspettarsi, quali sono i tempi, le precauzioni e le soluzioni in caso di problemi.
Che cos’è l’implantologia dentale e cosa sono gli impianti dentali
L’implantologia dentale è una delle innovazioni più importanti della moderna odontoiatria. Permette di sostituire uno o più denti mancanti in modo permanente, sicuro e funzionale, grazie all’inserimento chirurgico di impianti in titanio direttamente nell’osso della mascella o della mandibola.
Un impianto dentale è un dispositivo medico composto solitamente da:
- Una vite in titanio o zirconia, biocompatibile, che funge da radice artificiale;
- Un moncone (abutment) che collega l’impianto alla corona;
- Una corona dentale, realizzata su misura in ceramica o zirconia, che riproduce in tutto e per tutto l’aspetto e la funzione del dente naturale.
L’implantologia può essere usata per sostituire:
- Un singolo dente;
- Più denti consecutivi (con ponti su impianti);
- Intere arcate dentali (con tecniche come “All-on-4” o “All-on-6”).
I benefici principali sono:
- Ripristino della funzione masticatoria;
- Stabilità e durata a lungo termine;
- Estetica naturale;
- Prevenzione della perdita ossea.
Rispetto alle protesi mobili tradizionali, gli impianti dentali offrono una qualità di vita superiore, non si muovono durante la masticazione o la parola e non richiedono adesivi o paste fissative.
Come si effettua un impianto dentale: la procedura passo passo
Molti pazienti pensano che un impianto dentale sia una procedura complicata e dolorosa. In realtà, se eseguita da un dentista esperto, è un intervento minimamente invasivo e altamente predicibile.
Ecco un approfondimento della procedura in ogni sua fase:
1. Visita iniziale e diagnostica avanzata
Il primo passo è una visita specialistica implantologica, durante la quale si valuta:
- Stato di salute generale (anamnesi);
- Salute orale, gengivale e ossea;
- Necessità specifiche del paziente.
Si eseguono radiografie panoramiche e TAC Cone Beam 3D per studiare con precisione il volume e la densità ossea.
2. Pianificazione personalizzata
Utilizzando software di chirurgia guidata 3D, pianifichiamo esattamente dove e come posizionare l’impianto, riducendo al minimo i margini d’errore.
3. Intervento chirurgico
In anestesia locale, l’impianto viene inserito tramite una piccola incisione gengivale, con tecniche poco invasive. Il tutto avviene generalmente in 30-60 minuti per singolo impianto.
In alcuni casi, è possibile eseguire l’impianto post-estrattivo (subito dopo un’estrazione) o il carico immediato, inserendo un provvisorio estetico nella stessa seduta.
4. Osteointegrazione
Nei mesi successivi (3-6 in media), l’impianto si integra biologicamente con l’osso in un processo chiamato osteointegrazione.
5. Protesi definitiva
Una volta integrato, viene presa l’impronta per realizzare la corona definitiva, fissata in modo stabile sull’impianto.
È doloroso l’impianto dentale?
Molti pazienti si spaventano pensando al dolore, ma la verità è che l’intervento è indolore grazie all’anestesia locale.
Durante l’intervento sentirai solo pressione, ma nessun dolore. Dopo, potresti avvertire:
- Gonfiore (2-3 giorni)
- Dolore lieve gestibile con antidolorifici
- Piccoli sanguinamenti
Il fastidio è paragonabile a quello di un’estrazione dentale. In casi più complessi, prescriveremo anche antibiotici e antinfiammatori per prevenire infezioni.
Quanto tempo ci vuole per fare un impianto dentale?
I tempi per completare un trattamento implantare variano in base a numerosi fattori, tra cui:
- Condizioni ossee e gengivali;
- Numero di impianti da inserire;
- Tecniche utilizzate (standard o carico immediato);
- Necessità di rigenerazione ossea o innesti.
Esempio di tempistiche standard:
Fase | Durata media |
Visita e diagnostica | 1 giorno |
Inserimento impianto | 1 seduta (30-60 min) |
Guarigione (osteointegrazione) | 3-6 mesi |
Applicazione della protesi | 1-2 sedute |
In casi selezionati, grazie a tecnologie avanzate, possiamo offrire:
- Impianti a carico immediato: impianto + provvisorio estetico in 24-72 ore;
- Chirurgia guidata: tempi ridotti, minore trauma, recupero più rapido.
In ogni caso, il percorso sarà personalizzato in base alle tue esigenze cliniche ed estetiche.
Chi può e chi non può fare un impianto dentale?
L’implantologia è una soluzione efficace per la maggior parte dei pazienti, ma richiede alcune condizioni minime per garantire il successo.
Chi può fare impianti dentali:
- Persone in buona salute generale;
- Gengive sane e prive di infezioni attive;
- Osso sufficiente per inserire l’impianto o disponibilità a ricostruirlo;
- Buone abitudini di igiene orale.
Chi NON può fare impianti (o richiede approfondimenti):
- Pazienti con malattie autoimmuni non controllate;
- Chi assume bifosfonati intravenosi per osteoporosi;
- Gravidanza in corso;
- Fumatori pesanti (aumentano il rischio di fallimento);
- Chi non è disposto a seguire le cure post-operatorie.
Anche in presenza di problematiche, possiamo spesso trovare soluzioni alternative o preparatorie come la rigenerazione ossea o tecniche mini-invasive.
Cosa fare dopo un impianto dentale
Il successo a lungo termine dell’impianto dipende anche dalle cure post-operatorie nelle ore e nei giorni successivi. Ecco cosa ti consiglio:
Subito dopo l’intervento:
- Mantenere ghiaccio esterno per le prime 24 ore;
- Non sciacquare vigorosamente la bocca;
- Riposare con la testa sollevata;
- Evitare fumo e alcol;
- Non masticare sul lato dell’impianto.
Nei giorni successivi:
- Assumere farmaci prescritti (antidolorifici, antibiotici);
- Seguire una dieta morbida e fredda per 48-72 ore;
- Evitare sport intensi per almeno 5 giorni;
- Non toccare la zona con lingua o dita.
Quando contattare il dentista:
- Sanguinamento eccessivo;
- Dolore forte non controllato dai farmaci;
- Gonfiore crescente dopo 3 giorni;
- Febbre.
Come pulire gli impianti dentali per farli durare a lungo
Una corretta igiene orale quotidiana è essenziale per il successo a lungo termine degli impianti. Gli impianti non sono soggetti a carie, ma possono sviluppare infezioni simili alla parodontite, chiamate perimplantiti.
Regole base per pulire gli impianti:
- Lavare i denti almeno 2 volte al giorno;
- Utilizzare uno spazzolino morbido, manuale o elettrico;
- Usare filo interdentale o scovolini specifici per implantologia;
- Risciacquare con collutori antisettici (non aggressivi);
- Pulire anche la lingua e le guance per ridurre i batteri.
Igiene professionale:
È consigliabile effettuare igiene dentale professionale ogni 4-6 mesi, utilizzando strumenti non traumatici che non danneggino le superfici implantari.
Una scarsa pulizia può portare a:
- Infiammazioni gengivali;
- Perdita di osso;
- Mobilità dell’impianto.
Quando un impianto dentale fallisce: sintomi e soluzioni
Un impianto può fallire raramente, ma è importante saper riconoscere i segnali:
- Mobilità dell’impianto
- Dolore persistente
- Gonfiore o pus
- Rigetto (in realtà si tratta di mancata integrazione ossea)
In caso di fallimento, si può intervenire tempestivamente con la rimozione e una nuova pianificazione.
Mai affidarsi al “fai da te”: rivolgiti sempre al tuo dentista per ogni sintomo sospetto.
Conclusione: come si effettua un impianto dentale in sicurezza
In questo articolo abbiamo visto nel dettaglio come si effettua un impianto dentale, dalla diagnosi alla guarigione, passando per la prevenzione e la manutenzione. È un trattamento sicuro, moderno e duraturo, ma solo se eseguito da professionisti qualificati.
Nel nostro studio seguiamo ogni paziente con attenzione e personalizzazione, offrendo trattamenti su misura, tecnologie avanzate e un supporto continuo.
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